Terroir

I suoli vulcanici

Se l’Etna è un luogo unico in cui far vino il merito, assieme alle non comuni condizioni climatiche, è senz’altro della sua terra. I suoli vulcanici, originatisi dallo sgretolamento di diversi tipi di lava, di età geologiche differenti, e da materiali eruttivi quali lapilli, pomici, ceneri e sabbie sono naturalmente ricchi in minerali. Altra caratteristica è la grande permeabilità dei suoli, che garantisce la salubrità delle uve nonostante le abbondati precipitazioni. Di grande interesse poi i terreni cosiddetti mischi ovvero quei suoli composti di sabbie vulcaniche ed argille, si trovano lungo le rive del fiume Alcantara, confine naturale tra le terre nere e quelle bianche.

Le vigne

Le nostre vigne si trovano nel versante Nord dell’Etna, dislocate in due diverse contrade: Cuba e Pontale Palino. Sono grandi differenze di terroir tra una contrada e l’altra, per questo la decisione di vinificare ogni parcella
separatamente: ogni etichetta è quindi espressione di una singola vigna.
In Contrada Cuba gli ettari vitati sono due: circa un ettaro e mezzo è coltivato a spalliera e risalente al 1970; i restanti cinquemila metri sono invece allevati ad alberello, la tipica forma di allevamento della vite etnea, e risalgono al 1935.
Le uve sono le autoctone Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, con piccole percentuali di Alicante.
In Contrada Pontale Palino, a circa 700 metri sul livello del mare, possediamo invece poco meno di tremila metri di alberello a piede franco, prefillosserico, il cui immenso patrimonio genetico miriamo a difendere negli anni futuri